
Nel grande teatro del design italiano, Piero Lissoni si muove come un regista silenzioso. Non alza mai la voce, ma ogni sua creazione lascia il segno, con la stessa forza sottile di una pausa ben calibrata. Il tavolino basso Panoramic, progettato per Knoll, è un perfetto esempio di questa poetica dell’equilibrio. È un oggetto che parla a bassa voce, ma con autorevolezza, e lo fa attraverso una geometria assoluta, una materia solida e una proporzione inaspettata.
Forma come dichiarazione di intenti

A prima vista, Panoramic è un cilindro nero, netto, senza decorazioni. Ma proprio in questa semplicità si cela un’idea potente. Il suo diametro importante e la sua altezza contenuta – quasi schiacciata – generano una tensione visiva: è come se la massa del tavolo si fosse espansa orizzontalmente per occupare lo spazio senza sovrastarlo. Una “presenza calma” che si impone per gravità, non per gesti teatrali.
Non ci sono gambe, né innesti visibili. L’oggetto si presenta come un unico corpo, una piattaforma monumentale che sfida i canoni tradizionali del coffee table, spostandolo dal registro del complemento a quello dell’architettura d’interni.
Materiale come pensiero progettuale

Il tavolino è disponibile in cemento o in marmo nero Marquina: due materiali che evocano solidità, permanenza e una certa ritualità. Il cemento, con le sue micro-porosità e la sua superficie opaca, conferisce un carattere più urbano, quasi brutalista, mentre il marmo – profondo, lucido, ricco di venature – introduce una dimensione più classica e raffinata. Entrambi, però, rispondono alla stessa esigenza: non decorare, ma definire lo spazio.
Lissoni conosce bene il linguaggio dei materiali e lo impiega qui in modo chirurgico. Non per stupire, ma per armonizzare. Il tavolino non chiede attenzione, la attrae.
Un oggetto per architetti

Panoramic non è un oggetto “da catalogo”. È un pezzo da progetto. È facile immaginarlo al centro di una grande zona giorno con finiture materiche, o come polo di gravità in un living dalle linee rarefatte. Il suo volume pieno può contrastare la leggerezza di un divano modulare, o dialogare con pareti in calce, cemento spatolato o grandi superfici vetrate.
È un tavolino che suggerisce un uso contemplativo, quasi cerimoniale. Più che per appoggiarvi oggetti, sembra pensato per far riflettere sullo spazio, per creare ritmo, per dare una pausa visiva. L’assenza di dettagli superflui diventa così la sua cifra più forte.
Knoll e l’eredità del design senza tempo
Che Panoramic sia prodotto da Knoll non sorprende. L’azienda americana ha sempre interpretato il design come forma di cultura, accogliendo nel suo catalogo autori capaci di costruire visioni durature. La collaborazione con Lissoni segue questa traiettoria: un design sobrio, autorevole, che non rincorre le tendenze ma si offre come fondamento.
In un tempo che spesso premia la complessità e l'effetto, Panoramic è un atto di resistenza. Un oggetto che restituisce valore al gesto essenziale, alla proporzione, alla gravità delle cose ben fatte.
Conclusione
Nel tavolino Panoramic, Piero Lissoni condensa una riflessione profonda sull’abitare contemporaneo. È un oggetto che non ha bisogno di parlare di sé: è sufficiente collocarlo in uno spazio per sentirne l’effetto. Una lezione di misura, equilibrio e architettura domestica.
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